VESTIMENTA
VESTI FEMMINILI
TUNICA
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La tunica femminile era una veste lunga fino ai piedi che si portava stretta ai fianchi da una cintura a volte con maniche di varia lunghezza, con apertura superiore.
Vi era una tunica per ogni momento della giornata e, a seconda della stagione e dell’uso, venivano impiegati diversi tessuti come la lana, il lino, il cotone o la seta tinti in una vasta gamma di colori.
Le tuniche erano poi arricchite da ricami e applicazioni come i segmenta (orli orizzontali), i clavii (strisce verticali) o il patagium (striscia verticale posta davanti e dietro)
Viene realizzata in lino , cotone , seta o lana
PALLIUM: ampio mantello che veniva drappeggiato liberamente in modo da avvolgere strettamente la persona. Solitamente un lembo saliva a coprire la testa
Sono realizzati in lana o seta.
MANTELLI
AMICI
STOLA
Lunga veste che si indossava sopra la tunica intima. Veniva realizzata con stoffa piuttosto spessa, ricca di molte pieghe. Era senza maniche e veniva stretta in vita da una cintura. Il lembo inferiore poteva essere ornato da una balza (instita), cucita o tessuta sull’orlo con ricami o frange. La vestivano le donne maritate.
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I tessuti utilizzati dai Romani per le vesti erano: la lana, il lino, la canapa, il cotone e la seta. Per quanto riguarda i colori basta leggere i versi di Ovidio , quando parla della lana,(Ars, III 173) per accorgersi delle innumerevoli tonalita utilizzate: “Questa ha il colore di un cielo senza nubi...quella imita le onde...quest’altra simula il croco...questa le ametiste color viola...quella le pallide rose...come la terra a primavera fa sbocciare mille fiori...così altrettanti e più colori prende la lana”.