TURRICULAE
Invenzione probabilmente egizia contro i bari. I dadi infatti, prima di arrivare all’apertura di uscita in basso, fanno una serie di rimbalzi all’interno della torretta sui piani inclinati posti all’interno di essa, in modo da evitare ogni forma di inganno. Di una turricula parla anche Marziale in un epigramma indirizzato ad un suo amico: “La mano disonesta che sa lanciare gli astragali in modo fraudolentemente predisposto / Se in me li getta, non vedrà esaudito il suo desiderio.”
Ricostruzione in legno della turricula in bronzo conservata presso il Rheinische Landesmuseum di Bonn.
La nostra ricostruzione fa parte della mostra Plaats Delict-Misdaad bij de Romeinen Museum Het Valkhof Nijmegen fino al 5 ottobre 2014
TESSERAE
I dadi - tesserae erano simili a quelli che si utilizzano ancor oggi: a sei facce in legno, osso o bronzo. Essi venivano lanciati in numero di tre o anche di due, facendoli cadere da un bussolotto (fritillus) per evitare possibili manipolazioni.
Dice or tesserae with six sides were similar to that we use today. During roman time were made in wood, bone, or bronze. Available in wood with horn fritillus.
Game with dice or tesserae. They are shaken and thrown from the tower - turricola. Copy of the bronze turricula from Rheinische Landesmuseum - Bonn (Germany)
Our replica is till 5th october 2014 part of the exhibition Plaats Delict- Misdaad bij de Romeinen Museum Het Valkhof Nijmegen (The Nederlands)
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AMICI
LUDUS TERNI LAPILLI
IL QUADRATO
Il gioco, menzionato da Ovidio (Ars Amatoria 3, 365-366), ricorda quello del filetto diffusissimo in tutte le regioni dell’impero romano.
La tavola, qui riprodotta in legno di frassino, è stata ritrovata incisa su un basolo dell’antica via Labicana a Roma durante uno scavo nel 2008.
Di origine molto antica, probabilmente egizia, il gioco ebbe grande diffusione presso le popolazioni arabe e viene menzionato con il nome di El-quirkat (il quadrato) in un manoscritto arabo del X sec.
Il tavoliere qui riprodotto in legno intarsiato è stato ritrovato a Gerusalemme inciso su una delle pietre del posto di guardia nella porta di Damasco. L’incisione viene attribuita all’epoca della dominazione romana della Palestina (II sec. d.C.).
Una bella testimonianza che il gioco fosse diffuso anche tra i romani e’ l’incisione del tavoliere su una pietra ritrovata nei pressi di Toffia (Roma)